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Rischio innesco di apparecchi non elettrici in ambienti ATEX

Rischio innesco di apparecchi non elettrici in ambienti ATEX

La EN ISO 80079-36 tratta un aspetto fondamentale per la sicurezza di apparecchi non elettrici in ambienti ATEX: la compatibilità dei materiali utilizzati.

Vediamo quindi come evitare inneschi da scintille meccaniche causate da urti in ambienti ATEX, ossia in ambienti calssificati per la presenza di miscele esplosive.

Il criterio generale per evitare che l'impatto tra oggetti possa generare scintille meccaniche capaci di innescare miscele ATEX è che almeno uno dei due abbia bassa durezza. Ad esempio, acciaio non temprato e ottone sono considerati compatibili; tuttavia, se l’acciaio è temprato e l’impatto avviene ad alta energia, può esserci innesco.

Nella tabella che segue abbiamo riportato il rischio di innesco indicativo per alcuni accoppiamenti di materiali.

 

Ma l'efficacia nell'innescare una miscela ATEX dipende anche dal tipo di movimento (se si tratti di impatto o di sfregamento), dall'energia cinetica dell'interazione, se si tratti di contatto accidentale o sistematico e così via.

Uno dei parametri utilizzati per valutare il di innesco, infatti, è velocità di impatto. Ad esempio per attrezzature del gruppo IIC composte da materiali antiscintilla una velocità di impatto di 1 m/sec è compatibile con masse in condizioni normali fino a 120 kg; ma se la velocità di impatto fosse di 3 m/sec la massa battente non potrebbe superare i 13 kg. Se al contrario si trattasse di materiali non antiscintilla i valori precedenti diventano: 10 kg con velocità fino a 1 m/sec e 1 kg con velocità di impatto di 3 m/sec.

In conclusione:

Le norme raccomandano l’adozione di accoppiamenti a basso rischio.

Per valutare la compatibilità di due materiali in ambito ATEX devi:

1. Verificare la durezza e la finitura delle superfici.

2. Applicare i principi di norme specifiche (come ad esempio EN ISO 80079-36 e -37.)

3. Considerare il tipo di contatto e l’energia coinvolta.

4. In caso di dubbi, effettuare prove di urto secondo le norme pertinenti, alcune delle quali richiamate nella tabella che segue.

Richiedi consulenza per prove di urto secondo EN ISO 80079-36 vai alla pagina contatti

 

 

 

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Antonio Fidelibus - esperto di ATEX

Con una profonda passione per i fenomeni fisici del fuoco e delle esplosioni ed un'esperienza pluridecennale nel settore dell'ATEX, Antonio Fidelibus sta contribuendo significativamente all'innovazione della sicurezza contro le esplosioni. Inventore del simulatore di esplosioni, ha messo a punto il metodo RPM, approccio speditivo al calcolo di sovrapressioni e radiazione termica. Nell'ambito di ATECOS srl è responsabile scientifico e si occupa di test di esplosioni, applicazioni del metodo RPM e divulgazione scientifica.