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Concentrazione del campo lontano: perplessità sulla CEI 60079-10-1

Concentrazione del campo lontano: perplessità sulla CEI 60079-10-1

In questo post voglio condividere una perplessità sulla CEI 60079-10-1.

L’allegato C, guida sulla ventilazione, ci spiega che la dimensione della nube di infiammabile può essere regolata dalla ventilazione.

Di solito, infatti, ad una emissione continua corrisponde una zona 0, ad una emissione di primo grado una zona 1, ad una emissione di secondo grado una zona 2. Tuttavia, agendo sulla ventilazione si può alterare questa corrispondenza: ad esempio per una emissione continua la ventilazione può essere così elevata che il volume di ATEX si riduce a valori trascurabili e, viceversa, una emissione di secondo grado in ambiente con ventilazione scarsa può dar luogo ad una zona 1 o addirittura 0. In sintesi, la ventilazione agisce sulla diluizione che può quindi essere (nella schematizzazione della regola tecnica) alta, media oppure bassa.

Per individuare il grado di diluizione viene proposto il grafico C.1 che qui riporto schematicamente. La curva blu corrisponde a volumi di ATEX pari a 100 litri; la curva rossa a volumi di ATEX pari a 100 mc ed in questo modo si reintroduce quello che nella CEI 31-35 era chiamato il VEX, e che nella CEI 60079-10-1 viene invece chiamato “volume infiammabile”. Il meccanismo di lettura del grado di diluizione è semplice: si entra con i valori e si ottiene non solo il grado di diluizione ma anche il volume di infiammabile.

Tuttavia, leggendo le note il grafico, tra l’altro:

  • non tiene conto dell’influenza della velocità del getto di rilascio.
  • non è consentita l’estrapolazione
  • non contiene un coefficiente di sicurezza
  • vale per concentrazioni iniziali trascurabili

Mi soffermerei in particolare sull’ultimo punto in quanto costituisce una limitazione determinante, direi spartiacque: questa limitazione parrebbe escludere l’applicabilità ai locali confinati, dove invece la concentrazione di fondo non è trascurabile. E anzi è parte della classificazione che deve essere fatta dal tecnico.

Invece, quando nel par. C.3.6 si trattano gli ambienti confinati, la norma conferma che si deve tenere conto della concentrazione di fondo del locale, ma, parlando di diluizione, utilizza il grafico di fig. C.1 che invece vale, come visto, solo per concentrazioni di fondo trascurabili.

Tutto ciò mi pare una contraddizione insanabile e sarei felice di scoprire che invece non lo è.

Grazie anticipatamente per i commenti che vorrete fare oppure clicca qui per trovare altri argomenti sul blog.

 

Se


Antonio Fidelibus - esperto di ATEX

Con una profonda passione per i fenomeni fisici del fuoco e delle esplosioni ed un'esperienza pluridecennale nel settore dell'ATEX, Antonio Fidelibus sta contribuendo significativamente all'innovazione della sicurezza contro le esplosioni. Inventore del simulatore di esplosioni, ha messo a punto il metodo RPM, approccio speditivo al calcolo di sovrapressioni e radiazione termica. Nell'ambito di ATECOS srl è responsabile scientifico e si occupa di test di esplosioni, applicazioni del metodo RPM e divulgazione scientifica.