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ATEX: SICUREZZA INDUSTRIALE IN 9 PASSI

ATEX: SICUREZZA INDUSTRIALE IN 9 PASSI

Per valutare il rischio esplosione in piena conformità normativa occorre un approccio complessivo che vada oltre la semplice classificazione delle zone ATEX, solitamente condotta per eliminare gli inneschi.

Con un approccio complessivo si guarda al processo produttivo da più punti di vista e si individuano criticità ed opportunità; è una visione di insieme che permette di:

  • attribuire il giusto peso ai vari aspetti;
  • individuare soluzioni economicamente sostenibili;
  • definire la tolleranza ottimale dei volumi per ogni contesto.

Sull'approccio complessivo (obbligo che nasce dalle direttive europee ATEX) voglio proporre tre considerazioni:

  1. la sicurezza efficace richiede l'individuazione delle maggiori criticità, che si basa su una conoscenza dettagliata del contesto e del processo produttivo; cioè, in ultima analisi, su un rilievo fatto bene. Non basta disporre di strumenti adeguati; bisogna individuare le informazioni significative e scremare quelle superflue
  2. con l'approccio complessivo si può tarare la tolleranza della classificazione. Ad esempio, in presenza di dispositivi deboli (come manometri o provette con parti vetrate) pochi litri di ATEX possono fare la differenza perché la rottura del vetro determina effetti domino; al contrario in contesti aperti, non confinati ed in presenza di costruzioni robuste, differenze di metri cubi di emissione possono essere trascurate
  3. l’approccio complessivo porta alla piena conformità normativa non solo riducendo la probabilità di esplosione, ma anche con la prevenzione dei danni in caso di esplosione; così gli investimenti hanno un ritorno significativo in termini di migliore organizzazione ed effettiva riduzione del rischio;

In conclusione, solo dopo aver individuato i danni prodotti da un'ipotetica esplosione in quel contesto si può dire se un’emissione sia trascurabile; viceversa, le tradizionali zone NE possono  rivelarsi una comoda ma impegnativa o addirittura pericolosa zona di comfort.

In oltre 30 anni di attività nel settore, ATECOS srl ha individuato questa carenza della normativa; ma ha anche trovato la soluzione: un iter per condurre una valutazione completa del rischio esplosione che si articola in 9 step:

  1. sopralluogo
  2. individuazione delle sostanze pericolose
  3. classificazione delle zone ATEX
  4. inneschi di esplosioni
  5. effetti fisici delle esplosioni
  6. stima dei danni in caso di esplosione
  7. valutazione di rischio
  8. gestione dell’emergenza
  9. valutazione del rischio residuo

Segui il nostro blog: troverai spunti sui vari argomenti.

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Antonio Fidelibus - esperto di ATEX

Con una profonda passione per i fenomeni fisici del fuoco e delle esplosioni ed un'esperienza pluridecennale nel settore dell'ATEX, Antonio Fidelibus sta contribuendo significativamente all'innovazione della sicurezza contro le esplosioni. Inventore del simulatore di esplosioni, ha messo a punto il metodo RPM, approccio speditivo al calcolo di sovrapressioni e radiazione termica. Nell'ambito di ATECOS srl è responsabile scientifico e si occupa di test di esplosioni, applicazioni del metodo RPM e divulgazione scientifica.