ATEX: valutazione del rischio esplosione col metodo RPM. Corso di orientamento.
Data del corso: data da programmare
Orario: dalle 14:30 alle 17:30
Livello: start
Modalità: on-line
Obiettivi del corso:
- fornire una mappa di riferimento per la valutazione complessiva del rischio esplosione
- focus sul calcolo degli effetti fisici mediante il metodo RPM e sui danni causati da un'esplosione
Termine iscrizioni: una settimana prima del corso
📣 Argomenti trattati:
Le fasi della valutazione del rischio esplosione: classificazione,
- classificazione e tolleranze dei calcoli
- effetti fisici
- individuazione dei bersagli significativi
- danni prevedibili e database
- valutazione dei rischi
La modellazione semplificata degli effetti di esplosioni
- i parametri fisici dell'esplosione;
- dinamica degli inneschi;
- gli effetti fisici generati dalla reazione esplosiva;
- esempi
💡 Perchè il metodo RPM?
Il metodo RPM parte da una schematizzazione della realtà fisica e va al cuore del problema spiegando come nasce e si sviluppa un’esplosione. I punti di forza del metodo RPM sono:
- utilizza formule sintetiche che chariscono le relazioni tra i principali parametri fisici delle esplosioni;
- mette direttamente in relazione la quantità di miscela con gli effetti fisici;
- permette di calcolare la gravità delle ustioni prodotte sul personale;
- costituisce un modello che utilizza “espressioni empiriche che collegano tra loro le grandezze più significative di una esplosione” (art. V.2.2.5 comma 5 del Codice di Prevenzione Incendi) e quindi può essere impiegato nelle relazioni per i Vigili del Fuoco. Costituisce di fatto un’evoluzione del metodo TNO Multienergy che ne rende più semplice
l'applicazione.
ATEX: valutazione del rischio esplosione col metodo RPM. Corso di orientamento.
ATEX: valutazione del rischio esplosione . Corso di orientamento. Il corso fornirà informazioni di base sulla valutazione del rischio esplosioni e sull'utilizzo del metodo RPM.
Dettagli
Data del corso: data da programmare
Orario: dalle 14:30 alle 17:30
Livello: start
Modalità: on-line
Obiettivi del corso:
- fornire una mappa di riferimento per la valutazione complessiva del rischio esplosione
- focus sul calcolo degli effetti fisici mediante il metodo RPM e sui danni causati da un'esplosione
Termine iscrizioni: una settimana prima del corso
📣 Argomenti trattati:
Le fasi della valutazione del rischio esplosione: classificazione,
- classificazione e tolleranze dei calcoli
- effetti fisici
- individuazione dei bersagli significativi
- danni prevedibili e database
- valutazione dei rischi
La modellazione semplificata degli effetti di esplosioni
- i parametri fisici dell'esplosione;
- dinamica degli inneschi;
- gli effetti fisici generati dalla reazione esplosiva;
- esempi
💡 Perchè il metodo RPM?
Il metodo RPM parte da una schematizzazione della realtà fisica e va al cuore del problema spiegando come nasce e si sviluppa un’esplosione. I punti di forza del metodo RPM sono:
- utilizza formule sintetiche che chariscono le relazioni tra i principali parametri fisici delle esplosioni;
- mette direttamente in relazione la quantità di miscela con gli effetti fisici;
- permette di calcolare la gravità delle ustioni prodotte sul personale;
- costituisce un modello che utilizza “espressioni empiriche che collegano tra loro le grandezze più significative di una esplosione” (art. V.2.2.5 comma 5 del Codice di Prevenzione Incendi) e quindi può essere impiegato nelle relazioni per i Vigili del Fuoco. Costituisce di fatto un’evoluzione del metodo TNO Multienergy che ne rende più semplice
l'applicazione.